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Recentemente, c'è stata una modifica dell'età minima pensionabile da parte dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INSS), che ha suscitato preoccupazioni e dubbi tra gli assicurati dell'istituto. Ora, per andare in pensione, gli uomini devono avere almeno 65 anni, mentre le donne devono averne 62. Entrambi i casi richiedono inoltre almeno 15 anni di contribuzione all'INSS.
Questi cambiamenti vengono attuati in conformità con la riforma delle pensioni, attuata nel 2019. La riforma ha apportato diverse modifiche all’INSS e alle prestazioni pensionistiche. Tuttavia, le modifiche vengono applicate gradualmente nel corso degli anni, il che ha portato recentemente a un nuovo cambiamento.
Nel 2019, le donne dovevano avere solo 60 anni per andare in pensione, ma ora l’età minima è aumentata a 62 anni. Per gli uomini non vi è stata alcuna variazione, cioè nel 2019 anche loro dovevano avere almeno 65 anni per andare in pensione.
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La pensione di vecchiaia è la forma più comune di pensione INSS e può essere concessa a qualsiasi contribuente del comune. Possono andare in pensione in base all'età sia i lavoratori con contratto formale, che contribuiscono addebitando sul proprio conto, sia i lavoratori autonomi, che contribuiscono tramite la Guida alla Previdenza Sociale (GPS).
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Inoltre, i lavoratori rurali possono andare in pensione anche in base all’età, ma con criteri diversi. In questo caso, i lavoratori rurali di sesso maschile possono andare in pensione all’età di 60 anni, mentre le donne rurali hanno diritto al sussidio all’età di 55 anni. Vale la pena ricordare che in questi casi è necessario avere anche almeno 15 anni di contributi all'INSS.
Esistono altre due tipologie di pensionamento tramite l'INSS, oltre al pensionamento in base all'età. Il pensionamento speciale è destinato ai lavoratori esposti a condizioni di salute insalubri, mentre il pensionamento di invalidità è concesso ai lavoratori che non sono in grado di svolgere il proprio lavoro a causa di una malattia fisica o mentale.
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Prima della riforma pensionistica esisteva una quarta opzione di pensionamento, nota come pensionamento basato sul tempo di contribuzione. In questo modello, i lavoratori avevano diritto alla pensione in base al tempo di contribuzione, indipendentemente dall’età. Tuttavia, la Riforma delle pensioni ha eliminato questa forma di pensionamento e ha stabilito il requisito di almeno 15 anni di contribuzione alla pensione per età.
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L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INSS) è un’agenzia governativa federale che lavora in collaborazione con il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. In quanto autarchia, gode di autonomia economica, tecnica e amministrativa, ma è supervisionata dallo Stato, che può fornire risorse. L'INSS è responsabile della ricezione dei contributi dei lavoratori e dell'amministrazione del regime generale di previdenza sociale, che comprende il pagamento di prestazioni quali pensione, assicurazione contro la disoccupazione, indennità di malattia, pensione in caso di morte, indennità di maternità, indennità di reclusione e altre. È stato creato il 27 giugno 1990 e ufficializzato con il decreto n. 99.350.
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