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In uno sviluppo che promette di portare sollievo e tranquillità a milioni di brasiliani, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INSS) ha annunciato misure innovative relative alla prova di vita dei suoi beneficiari.
In un recente aggiornamento, diffuso attraverso la Gazzetta Ufficiale dell'Unione, si precisa che le prestazioni non saranno bloccate né sospese per mancanza di prova della vita fino al 31 dicembre 2024.
Questa decisione segna una pietra miliare significativa nelle politiche di assistenza sociale, mirando a ridurre lo spostamento e lo sforzo dei beneficiari, soprattutto in tempi di cautela a causa della pandemia.
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Questo aggiustamento alla politica INS modificare il precedente intervallo dieci mesi per effettuare la prova di vita, scegliendo ora di iniziare il conteggio dall'ultimo aggiornamento della prestazione o dall'ultima prova di vita effettuata. Questo cambiamento mira a rendere il processo più flessibile, rendendolo più adattabile alla realtà degli assicurati.
Perché il cambiamento nella prova di vita adesso?
L’INSS ha dovuto affrontare sfide con il processo precedente, particolarmente evidenti a febbraio, quando a circa 4,3 milioni di beneficiari è stata chiesta la prova della vita.
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Molti dei convocati hanno avuto difficoltà a verificarlo attraverso le banche dati esistenti, generando un aumento della domanda di servizi in presenza presso le agenzie, cosa che la nuova misura cerca di mitigare.
Come sarà ora la prova della vita?
La nuova metodologia abbraccia tecnologia e dati per confermare la vita degli assicurati senza richiedere viaggi o visite di persona. D'ora in poi il censimento verrà effettuato incrociando le informazioni già disponibili nei registri statali e negli enti partner.
Tali informazioni includono, tra gli altri, dichiarazioni dei redditi, prestiti sui salari, utilizzo del sistema sanitario pubblico.
Si prevede che quest'anno circa 17 milioni di beneficiari vedranno confermata automaticamente la vita dall'INSS, senza bisogno di alcun intervento da parte degli assicurati. Ciò non solo semplifica il processo ma garantisce anche la continuità dei benefici a chi ne ha realmente bisogno.
Chi trae vantaggio da questo cambiamento?
In sostanza, tutti i beneficiari dell’INSS a lungo termine, comprese le pensioni, le pensioni in caso di morte e le prestazioni di invalidità, saranno influenzati positivamente da questo aggiornamento.
Informazioni come l'uso di applicazioni certificate, cure mediche e altre già menzionate serviranno come base per effettuare la prova della vita.
Questo movimento dell'INSS è un chiaro indicatore della propensione dell'istituto a privilegiare soluzioni tecnologiche e digitalizzazione per semplificare i processi e migliorare l'accessibilità dei propri servizi.
Si tratta di una tendenza che speriamo di vedere con maggiore frequenza, non solo nel settore pubblico ma in tutti gli ambiti che richiedono iter burocratici e verifica delle informazioni.
Le misure adottate dall’INSS sono una risposta diretta ai bisogni e alle sfide affrontate sia dai beneficiari che dall’istituto. Questo è un esempio promettente di come l’uso dei dati e della tecnologia possa apportare efficienza e comodità alla pubblica amministrazione e ai suoi cittadini.
La speranza è che tali iniziative riducano al minimo le difficoltà affrontate dai più vulnerabili nella nostra società, garantendo loro sicurezza e stabilità in tempi incerti.
Immagine: /unsplash.com/ Christian Bowen